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“π – Day”: l’insostenibile leggerezza della Matematica

Convegno, organizzato il giorno 14 marzo presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bari in occasione del “π – Day”

Utente TECH 008

da Tech 008

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“L’insostenibile leggerezza della Matematica” è il titolo del convegno, organizzato il giorno 14 marzo presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Bari in occasione del “π – Day”, a cui hanno partecipato le classi I e II del liceo scientifico, aderenti al progetto “Liceo Matematico”, accompagnate dai proff. Da Pelo e Susca.

I lavori sono cominciati con i saluti istituzionali della direttrice del dipartimento, prof.ssa Candela, che ha evidenziato come, soprattutto negli ultimi anni, la richiesta dal mondo del lavoro di giovani laureati in matematica sia aumentata esponenzialmente per la loro capacità di affrontare i problemi in maniera logica, analitica e creativa e concepire o adattare modelli per le diverse realtà aziendali.

Gli studenti e le studentesse hanno poi assistito, con grande attenzione e curiosità, agli interventi del prof. Manetti, dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, che li ha condotti alla ricerca del π tra spirali, e della prof.ssa Barile, dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro”, che, invece, ha realizzato un bellissimo excursus storico sulle imperfezioni del numero 3.

L’uscita didattica si è conclusa con la visita del MuMA, il museo della matematica, una stanza delle forme e delle storie matematiche, nella quale i nostri alunni, muovendosi tra tavoli, bacheche e poster e guardando lavagne e monitor, hanno potuto familiarizzare con concetti di matematica legati alla natura, all’arte, alla crittografia e al gioco e ritrovare l’importanza della storia delle idee matematiche che si intreccia con quella dell’evoluzione del sapere.

Guardando i volti dei nostri studenti e delle nostre studentesse, meravigliati e felici di percorrere le stradine del campus universitario, “storditi” ma al contempo incuriositi dalle informazioni ascoltate, lontane dalla loro quotidianità scolastica, vien voglia di pensare che una matematica “leggera” è possibile, una matematica che apre la mente, democratica, che ci rende liberi dagli stereotipi e dai condizionamenti della società, una matematica che è relazione, che rafforza l’empatia perché invita ad andare oltre l’apparenza e la superficie dei fenomeni.

l’insostenibile leggerezza della Matematica